Il Mese

Casa Sant’Andrea diventa anche una “tappa” per tutti i giovani: un mese di semplice quotidianità e un pizzico di spiritualità che permette di fare un passo in più, di qualità, “di profondità” nel proprio cammino di fede.

Fraternità “Il Mese”

a Casa Sant’Andrea

Casa Sant’Andrea ospita una nuova proposta: una fraternità di quattro settimane, dalla domenica sera al venerdì sera, che accetta la sfida di coltivare la fede pur immersi nella quotidianità frenetica di oggi. Otto giovani, maschi e femmine, tra cui studenti universitari e lavoratori, vivono questa nuova formula di pastorale dei giovani, con una vita sobria, concreta, gioiosa, impegnata, che si misura con una spiritualità molto semplice ma con tutto il tempo per andare in profondità: un momento formativo la domenica sera e poi via con la settimana piena di studio, lavoro, servizio in parrocchia, formazione, affetti, palestra, ecc. Chi parte al mattino per andare a lavorare, chi in Casa lavora in smart working o scrive la tesi o prepara esami all’università, tutti poi per ritrovarsi attorno alla Parola e farsi guidare, provocare, consolare, rafforzare da Lui!

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Risonanze dei giovani che hanno preso parte a questa esperienza

Nove giovani hanno inaugurato questa nuova formula di pastorale dei giovani, con una vita sobria, concreta, gioiosa, impegnata, che si è misurata con una spiritualità molto semplice ma con tutto il tempo per andare in profondità: un ritrovarsi attorno alla Parola e farsi guidare, provocare, consolare, rafforzare da Lui! don Mattia 35

È stato bello vedere come le risonanze dei compagni di cammino illuminassero il Vangelo che accompagnava la giornata anche nei giorni in cui sembrava non dirmi nulla. Ho sperimentato così che è possibile riconoscere la presenza del Signore nelle parole e nel sentire degli altri affidandomi alla loro fede. Daniele 39

“Il Mese” per me è stato vivere la fede con altri miei coetanei in cammino. Il ricordo più bello è che siamo diventati una piccola famiglia e i momenti di condivisione me li porterò sempre con me. Ho ricevuto il dono di vivere e respirare la fede e di ricaricarmi. Maddalena

“Il Mese” per me è stata un’esperienza di crescita sia personale che spirituale, ho imparato molto nel convivere con qualcun altro. Mauro

Durante “Il Mese” ho avuto l’opportunità di poter meglio definire tempi e modi per vivere in autenticità i momenti della preghiera quotidiana. Il “Mese” ha risvegliato il desiderio di essere Chiesa in cammino! Laura

In questa esperienza ho avuto il privilegio di poter ascoltare e conoscere le storie di vita e di fede di chi ha partecipato. Mi ha commosso riconoscere la voce di Dio nella loro vita. Camilla

Ho vissuto la difficoltà dell’ “esserci” anche quando non si è nel mood o fisicamente out, ma proprio per questo ho gustato la bellezza di condividere liberamente e apertamente questa fatica. Uno dei ricordi più belli è il ritorno a Casa Sant’Andrea (dopo lavoro o impegni vari) e sentirsi a casa perché ci sono persone che ti aspettano. Giacomo

Per me “Il Mese” è stato ascolto, condivisione e incontro. Ascolto di ciò che è intorno a me e dentro di me; condivisione con nuovi volti, storie, intrecci; incontro con il Signore che è stato alla base di tutte le nostre giornate. Nicolas 25

“Il Mese” regala ai partecipanti la reale possibilità di (ri) scoprire che il Signore cammina con noi, che il Vangelo è luce per i nostri passi e che condividere la fede è un dono a un aiuto importante. don Paolo 40

“Il Mese” mi ha riconfermato che lo Spirito Santo agisce nella vita degli altri e nella mia. Conservo ancora ora l’abitudine di leggere il Vangelo la mattina e di segnarmi un versetto che mi parla. Marie

La quotidianità vissuta nella preghiera e nella condivisione delle proprie giornate ha permesso al mio cuore di ammorbidirsi molto, sia verso di me che verso gli altri. Una frase mi accompagna ancora oggi, dopo questa esperienza: “Non dipende tutto da te: sei Amato!”. Matteo

“Il Mese” ha significato stare in un tempo mio: ho potuto far depositare pensieri, far decantare le emozioni e incontrarmi seriamente con il Signore. Mi porto a casa una lente attraverso cui guardare con più lucidità alla mia vita. Giulia

Una bellissima esperienza di fraternità in cui ho avuto modo di sperimentare la bellezza di vivere quotidianamente per un mese come in una grande famiglia variegata se pur con alcune piccole difficoltà che la convivenza comporta. Ho respirato un clima fraterno e familiare in cui è regnata la gioia di lasciarsi guidare da Gesù. Marco 23

“Il Mese” è stato per me un grande dono perché ho avuto la possibilità di condividere Parola di Dio e quotidianità con dei giovani in ricerca, desiderosi di un tempo per loro. Da consacrata poi ho arricchito la mia interiorità di famiglia, con la presenza di Giorgio, Sara e dei loro figli, e di ministero, con l’accompagnamento di d. Paolo e d. Mattia. Cosa ho ancora con me di questa esperienza? La presenza di Dio nell’altro che è sempre rivelazione di bellezza e chiamata a donarsi. Silvia

“Il Mese” è stato l’esperienza più significativa di questo periodo. Mi sono sentita a Casa e mi sono sentita (voluta) bene. I compagni di fraternità sono stati davvero importanti e il clima era così bello che mi porto a casa tutti i momenti felici, di divano e sane risate. La cosa più preziosa, però, è stata la preghiera condivisa: quanta bellezza! Gemma

“Il Mese” è stata un’esperienza che è andata oltre le aspettative. È stato un tempo ricco di stimoli, in cui ho potuto conoscere meglio Gesù e gustare la presenza del Signore nella quotidianità. Una quotidianità condivisa e vissuta con persone sconosciute che presto sono diventate famiglia e a cui sono molto grata. Martina

Ho sperimentato la Provvidenza, che spesso e volentieri ha un nome e un cognome, e in questo caso almeno 10 nomi e cognomi. Provvidenza che si è manifestata in piccoli o piccolissimi gesti di servizio e supporto, continui e gratuiti, a cui mi è stato impossibile contraccambiare e che, forse anche per questo non essere risolti in tentativi di reciprocità, hanno scavato nel mese un solco di profonda gratitudine. In secondo luogo, ho sperimentato la verità di quel detto: “Metti il Signore al primo posto e tutto il resto andrà a posto”. Il Mese, come un tagliando per la vita spirituale e fraterna, mi ha aiutato a guardare con onestà i cigolii del mio vivere quotidiano e a confermare la ricchezza di una quotidianità “centrata”, con l’assetto regolato sulla presenza e sulla parola viva del Signore. Giorgio 38

“Il Mese” ha significato poter condividere la mia quotidianità con altre persone, con momenti di convivialità, di svago, di preghiera e di crescita personale; potersi immergere ogni giorno nella Parola del Signore e renderla concreta. Durante questo mese ho trovato una seconda casa dove sentirmi accolta, ascoltata e amata. Alessia

Vivere il Vangelo calato nella realtà quotidiana è stata la grande scoperta del Mese. Questa parola vissuta ogni giorno si è incarnata nella mia Vita trovando senso, spazio e orientamento. Ascoltare le condivisioni la sera mi hanno arricchito e regalato momenti di profonda intimità con gli altri partecipanti. La parola di Dio è molto più vicina a noi di quanto ci immaginiamo! Sara

Per me “Il Mese” è stato riscoprire che esiste una quotidianità vissuta nella semplicità. È stato riscoprire una ricchezza profonda che veniva dai fratelli, dalla preghiera e dalla condivisione dei pasti: una semplice quotidianità, ben lontana da ciò che prima riempiva le mie giornate. Sara

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NEW: Il Mese
vissuto a gennaio
della quinta superiore

Ecco le risonanze!

“Il Mese” mi ha fatto capire l’importanza di stare un po’ da soli e lontano dalla solita giornata e dalle solite persone. Mi ha fatto capire l’importanza di sorridere anche nei momenti difficili. Durante “Il Mese” ho capito che stare un momento da soli in compagnia di Gesù, è un momento di confronto e riflessione per tutte quelle volte che abbiamo bisogno di sfogarci, di chiedere aiuto e ringraziare per ciò che la vita ci offre anche se non sempre ci va bene. Benedetta 18

Per me partecipare a “Il Mese” è significato ricostruire o costruire una parte del proprio cuore grazie alla fede, lasciandosi andare e fidandosi di chi abbiamo davanti. È significato abbandonare certi pensieri su Dio e ascoltare bene cosa veramente ci vuole dire, cercando di avvicinarci a Lui. Francesco 18

Quello che ho vissuto durante “Il Mese” è stata una esperienza unica e che assolutamente consiglierei a chiunque, sia per stare in compagnia di altre nuove Persone (con la P maiuscola perché per quanto mi riguarda mi sono trovato benissimo con loro, sempre disponibili, serie ma allo stesso tempo allegre) ma anche per una propria crescita personale che poi si porterà avanti per il corso della propria vita, avendo a disposizione spunti di riflessione lungo tutto il mese ma anche imparando a gestirsi e a vivere come in un vera famiglia. Davide 18

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