Sono Giovanni Casalin, della parrocchia
di Santa Maria Maddalena
di Grumolo Pedemonte, e con il
gesto dell’imposizione delle mani e
la preghiera di ordinazione il prossimo 27
ottobre sarò ordinato diacono assieme ai
miei compagni Marco Piva (Bojon), Pierclaudio
Rozzarin (Cristo Re in Padova) e
a due candidati al diaconato permanente
Nicola Gabriele Sciarrelli (Busiago) e Andrea
Negrin (San Bellino).
Preparando il nostro biglietto di ordinazione
abbiamo pensato ad un versetto
particolare della lavanda dei piedi che troviamo
nel Vangelo di Giovanni: ‹‹Signore,
tu lavi i piedi a me?›› (Gv 13,6). Provo ad
immaginare il volto stupito e incredulo
dell’apostolo Pietro di fronte al Signore
Gesù chino sui suoi piedi per lavarli.
Una contraddizione? Parlerei piuttosto di
Amore; ecco cosa fa l’Amore, ecco cosa
fa Dio verso di noi: un Dio inginocchiato
sui nostri piedi sporchi. Come non essere
increduli di fronte a questo capolavoro di
umanità?
È la stessa incredulità di Pietro che mi accompagna
a poche settimane dall’ordinazione
diaconale: ‹‹Signore, stai chiamando
proprio me?››. Un tempo particolare
quello che sto vivendo, ricco di sentimenti
e trepidazioni in cui mi ritrovo continuamente
a ripercorrere con la mente questi
anni di formazione in Seminario: penso
alle comunità parrocchiali che mi hanno
accompagnato e sostenuto, ai tanti preti
incontrati, ai miei compagni seminaristi,
alcuni di loro già sacerdoti, ai miei formatori,
alla mia famiglia e infine penso alle
motivazioni che sette anni fa hanno abitato
il mio cuore fino a scegliere di intraprendere
questo cammino. Sento di voler
dire il mio grazie a tutte queste persone
ma in particolar modo la gratitudine va al
buon Dio fedele che non si è mai stancato
di guidarmi e accompagnarmi in questi
anni, anche quando mi sono trovato ad
affrontare momenti non sempre luminosi.
Egli è Amore che assume piena espressione
nel Figlio Gesù: Dio è colui che ci ama
fino a lavarci i piedi e a morire in croce per
noi, al di là dei nostri limiti e delle nostre
miserie. È Lui che mi chiama e mi invita
a configurare la mia vita alla Sua fino ad
essere un dono per il prossimo.
A cura di Giovanni Casalin