a cura di Paolo Sperotto, Christopher Chilò e Filippo Marinello


Tutto il cammino del Seminario minore è vocazionale perché ogni anno il seminarista è aiutato a discernere i segni della chiamata del Signore nella sua vita, ma in modo particolare il ragazzo è chiamato a riflettere sulle proprie motivazioni negli “anni di passaggio”: la terza media, la seconda e la quinta superiore.

Paolo Sperotto di 1^ superiore spiega come questo avvenga in Seminario minore. «Anche quest’anno, il 3 giugno, a pochi giorni dalla conclusione dell’anno formativo, abbiamo celebrato “la messa dei passaggi”. È un momento molto importante perché noi di 3^ media passiamo dalla Comunità delle Medie a quella del Biennio (1^ e 2^ superiore). Durante questa messa ci è stato affidato il compito di curare l’offertorio, portando all’altare, assieme al pane e al vino, tre oggetti che rimandano agli anni delle Medie: la preghiera, lo studio e la vita comunitaria».

Christopher Chilò di 3^ superiore racconta il “suo” passaggio: «Il nostro cammino di discernimento è stata una fantastica scoperta di noi stessi e delle motivazioni della nostra permanenza in Seminario. Alla luce di quattro brani evangelici commentati da d. Alessandro, il nostro assistente, e con il dialogo frequente con d. Antonio, il padre spirituale, ci siamo confrontati con i requisiti che il Progetto Educativo del Seminario Minore delinea per i giovani del Triennio. Tra questi i più importanti secondo me sono la serietà e la costanza nella preghiera; la cura dei dialoghi con gli amici e gli educatori e la piena disponibilità alla vocazione presbiterale. Il discernimento ha portato alla stesura di una lettera indirizzata al rettore con la richiesta di entrare in Triennio. Tale lettera l’abbiamo presentata durante la Messa del passaggi».

«Credo che la “messa dei passaggi” rappresenti un momento importante in particolare per me, Filippo Marinello di 5^ superiore, perché al termine di un lungo percorso durato sette anni ho avuto l’opportunità di esprimere il mio sincero grazie al Signore per questo periodo formativo nel quale Lui ha “seminato” abbondantemente e si è fatto presenza viva nei sacramenti, nella preghiera e nel confronto con il padre spirituale, e di esprimere la mia riconoscenza verso coloro che mi hanno seguito e verso i compagni di cammino che mi sono stati accanto. Durante questa messa sono anche stato chiamato a comunicare all’intera Comunità la decisione presa al termine del mio discernimento vocazionale, maturato durante questo “cammino” all’interno del Seminario minore».