Nel Vangelo di Marco un tale, ricco, chiede a Gesù: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?» (Mc 10,17b) è la domanda che un tale, ricco, fa a Gesù nel vangelo di Marco. È anche la domanda che accompagna i giovani che si approcciano all’esperienza del gruppo vocazionale diocesano, un percorso di circa un anno pensato per accompagnare nel delicato periodo del primo discernimento coloro che, tra i 18 e i 35 anni, si sentono chiamati a un “di più” che non ha ancora una connotazione precisa, ma che finisce per interrogare, mettere in cammino, far prendere decisioni importanti.
L’incontro con il Signore Risorto è il punto di partenza di ogni domanda vocazionale: uno sguardo dal quale ci si sente amati, compresi, accolti, chiamati, ma che spesso è difficile da decifrare, così come è difficile trovare il coraggio di dire di sì a una proposta impegnativa, che chiede di lasciare le “molte ricchezze”della propria vita, ma che è soprattutto promessa di gioia, di vita piena.
Il percorso, guidato da un’équipe, si articola in diversi incontri mensili domenicali, che si focalizzano su un doppio ascolto: quello della Parola, attraverso l’esperienza della lectio divina, e quello della vita di alcuni testimoni che hanno già attraversato questo momento importante della vita facendo delle scelte coraggiose nel loro contesto di vita, per seguire la propria vocazione nello stato di vita cui sono chiamati. Oltre agli incontri domenicali fanno parte del percorso alcuni weekend, in particolare la proposta “Una voce rischiara la notte”, subito dopo Natale, e gli esercizi spirituali vocazionali a maggio, entrambi a Villa Immacolata a Torreglia, e il campo vocazionale estivo.
Il tempo tra un incontro e l’altro è un’occasione preziosa per far sì che il percorso diventi davvero cammino con il Signore: ogni giovane è invitato a trovare una guida spirituale, a curare la preghiera personale e a vivere la propria appartenenza alla comunità cristiana attraverso qualche servizio. Ogni settimana è scandita da un impegno: l’approfondimento sul tema del mese, l’incontro con la guida spirituale, vivere il sacramento della penitenza e fare una sintesi per focalizzare quel piccolo passo che, insieme a tanti altri, porteranno al frutto di una scelta, piccola o grande, per la propria vita.
Manuela Riondato,
collaboratrice apostolica diocesana