Fine settembre corrisponde all’inizio della vita in comunità. Quest’anno risiedono in Seminario tredici seminaristi, tre dei quali della diocesi croata di Fiume, uno della diocesi di Chioggia. Queste presenze “extra diocesane” ci fanno toccare con mano la dimensione universale della fede e la comunione nelle differenze. Altri sei seminaristi padovani stanno svolgendo esperienza pastorale e di discernimento fuori dalle mura del Seminario. Quindi il totale dei seminaristi padovani è di quindici. Se il numero in sé può apparire contenuto, Dio sa quanto bene può nascere dalla disponibilità di fede, speranza, amore di questi giovani!
Da ricordare inoltre che abitano stabilmente in Seminario sedici preti, quattro dei quali educatori, e tre consacrate. Ed è in aumento l’ospitalità data per alcuni giorni alla settimana a docenti e studenti della Facoltà di Teologia (primo ciclo e licenza): spesso queste presenze, con cui si intreccia un dialogo o si scambiano pareri, spingono ad allargare lo sguardo.
Con quest’anno sta trovando una sistemazione più armonica l’anno ministeriale, l’anno in cui si compiono l’ordinazione diaconale e presbiterale. Parte preziosa della formazione è data dal servizio in realtà diocesane: quest’anno è confermato il servizio in Caritas di Damiano (ordinando diacono sabato 28 ottobre ore 16 in Cattedrale); Luca, ordinato diacono lo scorso febbraio, farà invece servizio presso l’ufficio di pastorale giovanile, continuando ad abitare in canonica a Mejaniga. Damiano dal venerdì alla domenica, come da consolidata tradizione, farà servizio nella parrocchia di Tencarola.
A livello triveneto i moduli di formazione condivisa salgono a tre: omiletica, pastorale della salute, sacramento della penitenza. Il nostro Seminario, quindi, ospiterà ad ottobre dodici fra ordinandi diaconi e diaconi per un percorso di circa 30 ore sulla pastorale della salute. Questo approccio a moduli (martedì e mercoledì, con pernotto, per tre settimane di seguito, ospiti di seminari diversi) è stato bene apprezzato l’anno scorso: l’intenzione è di potenziarlo ulteriormente, perché oltre ad offrire varietà di approfondimenti consente un vivace scambio fra realtà diocesane vicine.
Come accennato poco sopra, sono cinque i seminaristi che svolgono un anno di discernimento e formazione all’esterno della struttura-Seminario.
Marco, che ha concluso il quinto anno a giugno, è in partenza per un periodo di circa dieci mesi presso la parrocchia parigina dell’Immacolata Concezione: lo scopo è di immergersi nella cultura e nella pastorale della città di Parigi, imparando bene il francese, allargando gli orizzonti… una sorta di “Erasmus pastorale”, che permetterà a Marco anche di seguire qualche corso di licenza…. Ma l’obiettivo principale non è quello dello studio accademico, quanto del mettersi in gioco dentro una pastorale che si confronta con una secolarizzazione più spinta.
Alessandro, compagno di studi di Marco, da qualche settimana vive stabilmente in canonica del Duomo di Abano Terme ed è impegnato con l’insegnamento di sedici ore di religione cattolica in tre istituti diversi. Vivrà dall’interno la fraternità presbiterale e il dover armonizzare le esigenze del lavoro con il servizio nella pastorale parrocchiale.
Giacomo, in attesa di presentare la domanda di ammissione, svolge il servizio civile presso il Comune di Abano Terme. Il suo compagno di studi Matteo è già al secondo anno di presenza al Sermig a Torino; quest’anno è coinvolto nel servizio civile in quella realtà. Partecipare attivamente alla vita civica è una “palestra” interessante, che allena le relazioni, fa uscire dall’habitat già noto della parrocchia ed ha una benefica ricaduta nel sentirsi cittadini più consapevoli. Matteo, entrato in seminario l’anno scorso, vive in canonica a Laghi di Cittadella e lavora in una azienda di trasporto pubblico, esperienza che chiede non poca responsabilità e fatica.
Questa rassegna di situazioni dice quanto stiamo cercando di personalizzare il cammino di ciascuno; di cogliere occasioni di crescita al di là dei confini del Seminario residenziale; di come sia un lontano ricordo il Seminario come struttura “separata dal mondo”.
→ Articolo completo ne La Difesa del popolo del 1° ottobre 2023, Giornata del Seminario
mons. Raffaele Gobbi
rettore del Seminario Vescovile di Padova