di Stefano Bartolomei

 

Mi ha sempre affascinato osservare e ascoltare le persone più anziane di me: sanno trasmettere un qualcosa che sarà sempre più profondo di tutti i libri o le materie che potrei mai studiare! Talvolta mi capita di scoprirmi fermo a contemplare di sfuggita i loro volti solcati dalle rughe: alcuni mostrano la rassegnazione di chi accetta che l’età comincia ad avanzare e le energie non sono più come un tempo; qualche altro, invece, sembra essere un po’ imbarazzato dai capelli più bianchi e radi e appare triste e nostalgico dei bei tempi andati; c’è anche chi dimostra la solidità della saggezza che viene dalle esperienze faticose e gioiose vissute… Mi sembra che potremmo osservare qualcosa di simile anche al termine di un altro cammino di Quaresima: potremmo vedere alcuni momenti in cui, presi dalle mille faccende quotidiane, ci siamo lasciati scorrere addosso questo tempo favorevole di preparazione alla Pasqua; oppure ci potremmo accorgere di averlo vissuto con una certa tristezza e pesantezza; potremmo anche averlo colto come occasione per rinsaldare la nostra fede e la nostra carità!

Anche il nostro Cor Cordis, con il suo 60° anno di pubblicazione, comincia a mostrare un’età onorevole: il carico di anni di storia del Seminario che seminaristi e educatori, di generazione in generazione, ci hanno fedelmente trasmesso si fa di certo sentire, ma anziché appesantirci o renderci passivi, esso ci dà l’energia per dare un nuovo slancio alla nostra rivista: l’ultimo numero, infatti, è il primo interamente in carta riciclata, con un una grafica rinnovata e che offre la possibilità di scaricare in formato PDF l’inserto “Con Gesù  nella notte” dal sito del seminario (www.seminariopadova.it)!

Profondamente grati al Signore per questa lunga e variopinta tradizione che ci è giunta e che proseguiamo, ringraziamo di cuore i nostri “venticinque lettori” e quanti ci sostengono spiritualmente e materialmente, augurando a tutti Buona Pasqua!