Il Progetto quest’anno è stato pensato e realizzato a Casalserugo in vista dell’ordinazione presbiterale del giovane compaesano, Damiano Terzo. Il parroco, don Federico, commenta: «Il titolo della proposta, alquanto insolito, mi ha subito provocato: la pastorale per le vocazioni quanto “a fondo” va nel mio ministero e nella vita della comunità? Pertanto, le attività di A(f)FONDO mi e ci hanno aiutato a ravvivare l’attenzione e la cura verso il tema vocazionale. Il Consiglio Pastorale, gli educatori dell’AC, i catechisti, i ragazzi e gli adolescenti si sono arricchiti soprattutto delle testimonianze ricevute, tra cui quella di don Damiano. La festa per la sua ordinazione è sicuramente l’ “affondo” vocazionale più evidente, nella consapevolezza però che non si può esaurire in una Messa solenne o in un recital. L’impegno è rivolto a tutti e in particolare a me, al Consiglio Pastorale e alla comunità educante: siamo chiamati a valorizzare la dimensione vocazionale nel cammino pastorale ordinario».

Ylenia che ha partecipato alla serata per il Consiglio Pastorale condivide: «Ricevere la visita in centro parrocchiale di don Damiano e suor Annamaria [giovane suora elisabettina] che nella loro semplicità hanno messo in evidenza la straordinarietà del loro donarsi al Signore, ha permesso a noi consiglieri e a me personalmente, catechista e mamma, di avere uno sguardo di speranza. Quella speranza contagiosa che si è percepita in loro, attraverso i loro sguardi e il loro modo di raccontarsi – quanta naturalezza c’è dietro ad ogni scelta se questa scelta la si vive affidandosi al Signore nella libertà e nei propri talenti! Quella speranza che ti porta a dire che agli occhi del Signore tutti siamo preziosi e, se abbiamo la volontà e ci appassioniamo a Lui, il nostro donarci in qualsiasi contesto, familiare, lavorativo e ecclesiale, arricchisce le nostre vite e quelle di chi ci è vicino».

Daniele, educatore AC Giovanissimi, riporta: «Nell’incontro per i nostri ragazzi del gruppo Issimi, Damiano con semplicità, entusiasmo ed anche un pizzico di ironia, ha raccontato la sua storia e il suo percorso. Le sue parole hanno sicuramente colpito i ragazzi, a partire dalla domanda iniziale, “In che posizione e in che atteggiamento ci vogliamo porre di fronte alla croce e a Gesù?”, che ha lasciato un silenzio stupito nella stanza. Le difficoltà che Damiano ha dovuto affrontare, i ripensamenti e la totale fiducia però nel lasciarsi guidare dal Signore hanno sicuramente toccato nel profondo i ragazzi che spesso anche loro, sommersi dalle fatiche e i pensieri di tutti i giorni, non riescono a trovare la giusta soluzione ai problemi e forse potrebbero aver capito l’importanza di affidarsi a qualcuno che li possa davvero guidare».

Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni